Progetto definitivo ed esecutivo

Direzione lavori

Coordinamento sicurezza

Collaudo

 

Ristrutturazione edilizia con Restauro e consolidamento statico di solai lignei di calpestio e di copertura di pregio storico-artistico, interventi di efficientamento energetico, 

in Napoli

 

 

Importo lavori € 116.459,00

Stato d'attuazione: opere collaudate

 

Gli interventi edilizi realizzati rientrano nella categoria di opere di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, previste dall’art. 31 comma 1 lettere c)-d) della legge n. 457 del 5 agosto 1978, come recepite dagli artt. 7-9 del Regolamento Edilizio del Comune di Napoli, approvato con delibera del consiglio provinciale n. 47 del 5 maggio 1999, e dagli artt. 11-12 della Disciplina generale (Norme d’attuazione - parte I) della Variante al Prg di Napoli. Le opere sono consistite nella ricomposizione degli spazi originari dell'appartamento, inserito in un edificio di base pre-ottocentesca, e l’eliminazione di quelle parti che, seppure legittime e consolidate in circa 70 anni, a partire dalle opere di ristrutturazione delle unità abitative, che hanno interessato l’intero edificio negli anni Quaranta, apparivano non in linea con l’antica configurazione settecentesca degli impianti abitativi. L’appartamento è, infatti, collocato in un edificio di base pre-ottocentesca di ristrutturazione a corte, ed insieme ad altri edifici, prospicienti in una corte interna, esposta a sud-est, formava un unico complesso architettonico, che poi nel tempo è stato frazionato in più edifici. Tutti gli appartamenti collocati in questo edificio sono serviti da una scala interna molto esigua, che un tempo doveva essere la scala di servizio secondaria della corte e che poi, a seguito del frazionamento in più edifici del complesso architettonico, è diventata l’unica scala a servizio del suddetto edificio. L’unità abitativa si presenta con una diversa consistenza degli ambienti, rispetto alla sua configurazione originaria settecentesca, dal momento che l’edificio é stato interessato negli anni Quaranta da una ristrutturazione edilizia, con nuove aperture di vani interni tra le stanze (leggibile nella diversa altezza di alcuni vani rispetto ad altri), aggiunta di ripostigli a muro, rinforzo di uno dei solai di copertura con putrelle bullonate, rimozione di carte dipinte risalenti al Settecento, poste all’intradosso dei solai lignei, ed apposizione di nuove carte fiorate con fondo bianco, tipiche degli anni Quaranta-Cinquanta. L’appartamento appariva caratterizzato dal tipico susseguirsi di stanze una dietro l’altra, con maglie strutturali adiacenti, ma mortificato da una suddivisione degli ambienti risalente agli anni Quaranta, con tramezzi, che ne celavano la conformazione settecentesca.

Le opere di ristrutturazione edilizia hanno svelato l'antica struttura dei solai lignei e sono stati eseguiti:

- il restauro della carta decorata settecentesca ed ottocentesca, rimuovendo la carta fiorata degli anni Quaranta, che non presentava alcun pregio storico-artistico,

-la realizzazione di un nuovo soppalco leggero con scala composto da struttura lignea,

- il consolidamento delle strutture portanti verticali ed orizzontali a mezzo di interventi tipo scuci-cuci, e rinforzo dei solai con strutture portanti lignee (travi in L.L.), laddove in corso d’opera ne è stata riscontrata la necessità,

- il risanamento e consolidamento statico delle piattabande lignee esistenti, con apposizione di nuove piattabande lignee, al disotto di quelle esistenti,

- l'adeguamento dell’impianto idrico e igienico-sanitario esistente, - la realizzazione di nuovo impianto elettrico a norma,

- la realizzazione di nuovi impianti di riscaldamento con caldaia interna a parete con tenuta stagna,

-realizzazione d’impianto di climatizzazione con unità interne a doppia funzione pompa di calore-unità refrigerante, idonee per centri storici,

-sostituzione degli infissi esistenti in legno fatiscenti, con nuovi infissi in legno lamellare anti-rumore, dotati di tripla guarnizione, e doppio vetro-camera di tipo basso-emissivo con interposizione di argon,

- restauro delle contro-porte lignee interne, con funzione di scuri, dei due balconi, prospicienti su via Nicotera,

- posa in opera di parquet di legno massello, e di pavimenti e rivestimenti in cotto,

-posa in opera di nuove porte interne,

-tinteggiatura finale a calce delle pareti interne dell’appartamento.
 

 

Progetto definitivo ed esecutivo

Direzione lavori

Coordinamento sicurezza

I Lotto Restauro architettonico,   con Sostituzione tetto a doppia falda e solaio di copertura, recupero del sottotetto ai sensi della L.R. n. 15 del 2000 e interventi di efficientamento energetico, di  villino Anni Trenta sito in Gragnano

 

IL CANTIERE DI RESTAURO: INTERVENTI STRUTTURALI

Prima di procedere agli interventi di recupero del sottotetto e d’adeguamento dei prospetti, si è data priorità agli interventi strutturali che, resi urgenti dal crollo di una parte del solaio del locale A, sono stati artico

 

lati nelle seguenti fasi:

1- Demolizione del preesistente solaio composto da travetti in cls. armato e tavelloni, con sovrastante getto in cls. armato, che costituiva la copertura del locale A, e sostituzione con un nuovo solaio in legno lamellare di I categoria tipo “duro”. Si è adottata una tipologia strutturale in travi di legno lamellare (I categoria) a sez. rett. 18 x 24 cm, con interasse di 0,80 m, per una parte di solaio, ed una doppia orditura per l’altra parte di solaio, con trave in legno lamellare (I categoria) a sez. rett. 18 x 36 cm, posta come orditura principale, e con travi in legno lamellare (I categoria) a sez. rett. 18x24 cm, con interasse di 0,80 m, come orditura secondaria. Questa area d’intervento è delimitata allo stato attuale da una trave a spessore in cls. armato, che è stata messa in luce dalla rimozione dell’intonaco all’intradosso del vecchio solaio: su questa trave, che spezza la luce (di 6,20 m), poggiavano travetti in cls. armato (con ferri ossidati), secondo la luce di circa 4,50 m. Un piccolo solaio (luce di 2,60 m), ordito perpendicolarmente al precedente, ricopriva il vano d’accesso alla scala, che conduce al terrazzo di copertura, e si presentava composto da travetti in cls. armato, con ferri d’armatura ossidati. Con prove sclerometriche si è verificata la consistenza dei travetti di cls. armato, che sono stati risanati con interventi mirati a ricomporre l’integrità dei ferri d’armatura e la consistenza degli spessori di cls. copri-ferro. Poi sui travetti è stato posto in opera un doppio tavolato di legno lamellare, mentre sulle travi del locale A un tavolato maschiato di spessore 3-4 cm. Sulle murature portanti, in corrispondenza degli appoggi delle travi, si è verificata l’esistenza di una cordolatura in cls. armato. Sul muro esterno, in corrispondenza di un preesistente cordolo in cls. armato, sono stati posti in opera gattoni di legno lamellare (sez. rett. 18x36), tagliati a scalino, in base al progetto esecutivo, per poggiare le travi del solaio di sez. rett. 18x24 cm, ed un profilo di ferro ad L, su cui sono stati saldati tutti i tondini d’armatura della pensilina e del cornicione esterni, che prima erano inglobati nel solaio di cls. armato demolito. Completato l’intervento con la posa in opera di tavolato e masso sovrastante, previo posizionamento di una barriera al vapore, sono state eseguite le guaine impermeabili e poi si è proceduto con gli interventi necessari per il tetto a doppia falda.

2- Sostituzione della pericolante struttura portante del tetto a falde, composta da travi di legno di castagno a doppia orditura, che costituivano la copertura del locale B, con una nuova struttura in legno lamellare di I categoria tipo “duro”. L’orditura principale è stata realizzata con travi di sezione 18x36 cm, ad interasse di 2 m, sulla luce minore di 5,85 m, mentre l’orditura secondaria con arcarecci di sezione 10x16,5 cm, ad interasse di 1 m, sulla luce maggiore di 6,20 m. L’intervento è stato completato con la posa in opera di tavolato maschiato in legno lamellare, lastre sottotegola multistrato, composte da una lamiera inferiore in acciaio zincato preverniciato da 0,6 mm, rivestita da una protezione a base di asfalto plastico stabilizzato e da una lamina di alluminio naturale, previo posizionamento di una barriera al vapore, in telo rinforzato di polietilene, tra tavolato e strato di coibentazione; successivamente sono state disposte le tegole portoghesi.

3- Consolidamento delle strutture verticali, costituite da muratura in blocchi di tufo di spessore di circa 50-60 cm, con interventi tradizionali di “scuci e cuci” e con sarciture di mattoni pieni e malta di calce idraulica, laddove si sono riscontrate discontinuità significative.

4- Ripristino d’intonaci e tinteggiatura, sulle pareti interne degli ambienti, interessati alla sostituzione del solaio di copertura e del tetto a doppia falda, e tinteggiatura della parete esterna esposta ad est.

5- Sostituzione del pavimento esistente, con un nuovo pavimento in cotto, adeguamento dell’impianto elettrico esistente alla legge n.46 del 1990 e sostituzione degli infissi, nel sottotetto.

6- Sostituzione di tutti i manti impermeabili sul terrazzo di copertura, con nuove guaine a doppio strato e rivestimento superiore in ardesia, previo rifacimento del massetto di pendenza.

7- Asportazione delle canne fumarie esistenti in amianto da ditta specializzata, con le procedure previste dalla normativa vigente.

8- Sostituzione di elementi fatiscenti nel sistema di tubazioni per la raccolta delle acque meteoriche (discendenti, grondaie, collari, ecc.) con nuovi elementi in rame anticato.

 

 

Progetto definitivo ed esecutivo

 

Direzione lavori

 

Coordinamento sicurezza

 

Collaudo

 

Ristrutturazione interna con Restauro e consolidamento statico di piattabande e solai lignei di calpestio e copertura, sostituzione di solaio di copertura,

interventi di efficientamento energetico,

in Napoli

 

Importo lavori € 75.000,00

Stato d'attuazione: opere collaudate

 

L'intervento di ristrutturazione di questa unità immobiliare é stato complesso, a causa dei dissesti statici riscontrati in solai di calpestio e di copertura, murature e piattabande. Prima d''eseguire le usuali operazioni di ristrutturazione edilizia, sono stati eseguiti:
1. Lavori di consolidamento dei solai di calpestio (in comune con appartamento sottostante) nelle seguenti fasi:
a. Opere provvisionali di sicurezza,
b. Rimozione di pavimenti e massetti,
c. Trasporto a rifiuto del materiale di risulta,
d. Posa in opera di travi di legno lamellare, al disopra delle travi di castagno esistenti, e di un tavolato, composto da tavole di tipo maschiato (spessore 3-4 cm), previa esecuzione di cuscini in mattoni e trattamento con liquido antiparassitario dei nuovi elementi lignei,
e. Esecuzione di soletta con rete metallica elettrosaldata zincata, in tondini diam. 8 mm a maglia quadrata 10x10 cm.
2. Estesi interventi di scuci-cuci, con sostituzione di tratti di muratura interessata da fenomeni di degrado significativi, come lesioni ampie da schiacciamento, discontinuità e scollamenti, e sarcitura di lesioni con catenelle di mattoni, in corrispondenza di piccole discontinuità della muratura.
3. Consolidamento delle piattabande lignee, che presentavano uno spessore esiguo o erano molto inflesse, con apposizione di nuova piattabanda lignea di castagno di spessore adeguato (6-8 cm), al disotto di quella esistente.
4. Per il solaio di copertura in legno del primo locale (in comune con appartamento sovrastante), posa in opera di n.4 travi di legno di castagno a sezione circolare, per diminuire gli interassi in corrispondenza di alcune campate, in cui le travi esistenti presentavano una sezione troppo esigua rispetto alle altre, previa creazione di adeguati cuscini d’appoggio in mattoni pieni e malta bastarda, ed integrazione di panconcelle, in presenza di discontinuità della maglia dell’impalcato.
5. Rimozione del solaio esistente in ferro e calcestruzzo armato (in comune con appartamento sovrastante), ritenuto pericolante ed irrecuperabile, e sostituzione con un nuovo solaio ligneo, nelle seguenti fasi:
a. Demolizione della pavimentazione esistente e della soletta in calcestruzzo armato, previa puntellatura del solaio all’intradosso;
b. Rimozione dei profilati di ferro tipo IPE esistenti;
c. Ricostruzione della muratura con mattoni pieni e malta bastarda, in corrispondenza dei muri perimetrali, per la creazione di cuscini d’appoggio per le nuove travi;
d. Posa in opera di travi in legno lamellare categoria I, a sez. rettangolare 20x20cm, come cordoli, previo trattamento protettivo con idoneo prodotto fungicida ed antimuffa;
e. Posa in opera di travi in legno lamellare categoria I, a sez. rettangolare 20x20cm (interasse 70 cm), con sovrapposto tavolato, composto da tavole di legno d’abete (spessore 4-5 cm) del tipo maschiato, previa protezione degli appoggi delle travi con fogli di sughero;
f. Posa in opera di barriera al vapore, consistente in teli di polietilene rinforzato;
g. Soletta in cls.armato con rete elettrosaldata maglia 10x10 cm, di tondini di ferro ad aderenza migliorata f 8 mm;
h. Massetto di pendenza per il deflusso delle acque meteoriche;
i. Posa in opera di guaina impermeabile per terrazzi calpestabili, con risvolti sui muri perimetrali del terrazzo a livello.

 

Progetto definitivo ed esecutivo

Direzione lavori

Coordinamento sicurezza

 II Lotto Restauro architettonico,   con Sostituzione tetto a doppia falda e solaio di copertura, recupero del sottotetto ai sensi della L.R. n. 15 del 2000 e interventi di efficientamento energetico, di  villino Anni Trenta sito in Gragnano

 

€ 60.917,00  (I Lotto) € 55.000,00  (II Lotto)

Stato d'attuazione: I lotto eseguito

Nulla Osta per autorizzazione paesaggistica ottenuto

Progetto definitivo ed esecutivo

 

Direzione lavori

 

Coordinamento sicurezza

 

Collaudo

 

Restauro dei solai lignei e delle coperture a volta nel Centro S. Francesco dell'abbazia di Santa Maria di Realvalle in Scafati (SA)

 

Importo lavori € 61.482,00

Stato d'attuazione: opere collaudate

 


CANTIERE DI RESTAURO nell’Abbazia di S. Maria di Realvalle
Dopo aver ricevuto incarico di redigere un progetto di restauro architettonico sull’intero complesso nel gennaio 2004, ed aver pubblicato un saggio dal titolo “L’abbazia di S. Maria di Realvalle: lettura storico-critica delle fonti per un’ipotesi di configurazione dell’impianto angioina” per Apollo, la rivista della Soprintendenza e dei Musei Provinciali di Salerno, è stata effettuata una ricerca di bandi ai quali partecipare, per ottenere fondi necessari alla realizzazione dei primi interventi, ed è stato eseguita nel 2005 una parte del I Lotto di Opere di Restauro Architettonico, recuperando l’ala nord dell’abbazia, in cui è ubicato il Centro S. Francesco. Il I Lotto di Opere di Restauro Architettonico prevede il recupero di tutti gli ambienti del Centro S. Francesco, ed il restauro del tetto e della facciata dell’ala conversi. Nel 2005 é stata realizzata parte degli interventi previsti, che qui di seguito si descrive:
1 Restauro conservativo dei solai lignei ed altri interventi nel Centro S. Francesco.
L’intervento è consistito nel restauro dei solai lignei di calpestio e di copertura del Centro S. Francesco, ed è stato completato dall’esecuzione di nuova pavimentazione in cotto artigianale, consolidamento statico di piattabande lignee e tinteggiatura a calce delle pareti.
I solai, realizzati dalla Soprintendenza negli anni ’90, in sostituzione dei solai di castagno originari, sono composti da una struttura portante in travi di pino a sezione rettangolare (16 cm x 23 cm) e tavolato di pino (spessore 3 cm larghezza 20 cm) con incastro di tipo maschiato, per una lunghezza variabile da 90 a 110 cm, a seconda degli interassi tra le travi. Si presentavano fortemente degradati per cause endogene, dipendenti dalla loro stessa natura, ma anche per cause esogene, dovute al forte tasso di umidità di risalita, per il piano terra, alla notevole escursione termica, per il primo piano, tra gli ambienti in uso e quelli in disuso, e all’umidità provocata dall’acqua battente, per gli ambienti privi di infissi. Da un accurato esame visivo s’evinceva che, nella campagna di lavori degli anni Novanta della Soprintendenza, travi e tavolato non erano stati protetti con una barriera vapore, al momento del getto di cls. del massetto, per cui avevano subito forti infiltrazioni d’acqua, e non erano stati trattati con prodotti preservanti da agenti del degrado. Le travi erano caratterizzate da presenza cospicua di nodi di tipo aderente, notevoli lesioni da ritiro (di ampiezza variabile da 3 a 20 mm), alcune disposte lungo le fibre, altre deviate, e gravi inflessioni fino a 4 cm in mezzeria. Il tavolato era degradato e mostrava macchie, indicanti un principio di carie da fungo, molto vistose negli ambienti al piano terra. Al calpestio i solai si presentavano molto elastici, anche se soggetti a normali sollecitazioni di sovraccarico accidentale. I massetti erano stati realizzati soltanto con sabbia e cemento, senza aggiunta di ghiaia pietrisco o lapillo, ed appesantivano inutilmente i sottostanti impalcati, per cui sono stati sostituiti con solette composte da sabbia e cemento, alleggerite con lapillo ed armate con rete a maglia 10x10 cm di tondini ad aderenza migliorata φ 0,8 cm, dotata di collegamenti alla muratura, inclinati a 45° e posti ad intervalli di 50 cm. Le travi con lesioni di 1-2 cm sono state consolidate con barre di vetroresina e poi listellate, mentre le lesioni minori sono state risolte con listellature di legno stagionato incassate con resina epossidica. Alcune travi che presentavano lesioni rilevanti sui tre lati a vista, sono state restaurate con nastri di fibra di carbonio, in letto di resina epossidica. Infine travi e tavolato sono stati sottoposti a trattamento fungicida e antitarlo, e finitura di mordente, diluito in olio di lino.
Avendo realizzato nuove solette armate e dovendo predisporre i massetti di posa per i nuovi pavimenti in cotto, è stato ritenuto opportuno verificare gli impianti elettrici esistenti, e dovendo adeguarli alle normative vigenti ( Legge n. 46 del 1990), le nuove tubazioni sono state preventivamente predisposte nello strato di massetto interposto tra le piastrelle di cotto e le solette in c.a. Quindi sono stati eseguiti l’impianto antintrusione e rivelazione incendi, sulle pareti uno strato finale d’intonaco, composto da malta di calce e sabbia, rifinito alla spugna, stuccatura, rasatura e tinteggiatura a calce, applicata in due passate. Il nuovo pavimento posto sui solai di calpestio del Centro S. Francesco è stato realizzato con piastrelle di cotto artigianale, di varie dimensioni a seconda del progetto esecutivo, sottoposte a trattamento impermeabilizzante e finitura a cera. Infine avendo riscontrato lesioni ampie in alcune piattabande lignee, sono stati realizzati interventi mirati di consolidamento: in un caso, in cui la piattabanda era lesionata nel verso opposto alle fibre, è stata necessaria la sostituzione, in altri due casi soltanto l’apposizione di una nuova piattabanda di legno di castagno ben stagionato, al disotto di quella esistente.
2 Sostituzione del manto d’impermeabilizzazione delle coperture.
Per quanto concerne la sostituzione dei manti impermeabili, presenti sugli estradossi delle volte di copertura del Centro S. Francesco, s’è verificata la necessità di realizzare un massetto sottile di sottofondo come preparazione del piano di posa dell’impermeabilizzazione, composta da malte bicomponenti elastiche, previa esecuzione del restauro di un antico comignolo, situato su una delle volte di copertura.
3 Rimozione del solaio pericolante.
Il solaio pericolante era situato nella parte meridionale del complesso abbaziale ed era composto da travetti in cls. armato e tavelloni, con sovrapposta soletta. Posto a copertura d’ambienti adibiti negli anni '30 a lavanderia, si presentava, come una superfetazione, che interrompeva la continuità della suggestiva sala a pilastri, inglobandone due pilastri. Inoltre si presentava in stato avanzato di degrado, con erbe infestanti, che avevano attecchito nelle fessure, e che avevano velocizzato il processo di degrado del solaio; in molti punti il sovrastante manto impermeabile era lesionato e consentiva l’infiltrazione d’acque meteoriche negli ambienti sottostanti. La caduta dell'intonaco posto all'intradosso aveva messo in luce la struttura del solaio, ed in particolare le armature dei travetti, gravemente compromesse da ossidazione. L'intervento è consistito nella rimozione del solaio, che non aveva alcun valore né storico né estetico, tale da doverne prevedere il risanamento.

Studio di Fattibilità

 

Parcheggio interrato a Cava de’ Tirreni (SA)

 

Importo lavori € 999.116,00€

Stato d'attuazione: progetto eseguito

 

L’intervento consiste nella realizzazione, su fondo agricolo, di un parcheggio privato interrato, a due livelli, con accesso da via G. Bassi, e nella sistemazione a giardino della superficie, fruibile dagli utenti della palestra e del centro d’accoglienza di villa Formosa. Si prevedono n. 40 box-auto, ciascuno di dimensioni circa di 3 m x 7,50 m, e per ogni livello interrato del parcheggio una superficie di circa 1000 mq, per 2000 mq complessivi, di cui circa 920 mq sono occupati dai box-auto e la restante superficie dalle corsie e dai servizi annessi alla struttura.

Progetto definitivo ed esecutivo

 

Direzione lavori

 

Coordinamento sicurezza

 

Collaudo

 

Ristrutturazione interna con realizzazione di soppalchi lignei, Restauro  e  consolidamento statico  di  solai  lignei  di  pregio  storico-artistico in Napoli

 

Importo lavori € 86.300,00

Stato d'attuazione: opere collaudate

 

Le opere hanno comportato l’inserimento di n.4 soppalchi con impalcati lignei e sono consistite in:
- demolizione controsoffittature;
- demolizione di alcuni tramezzi;
- spicconamento intonaci esistenti fatiscenti;
- demolizione pavimentazioni esistenti, inclusi sottofondo e masso sottostanti, per alleggerire i solai di calpestio;
- rimozione accurata di n.2 pavimentazioni di piastrelle in graniglia anni Trenta;
- esecuzione di massetti in cls. alleggerito con argilla espansa, previa posa in opera di teli di polietilene rinforzato, per protezione dei solai lignei di calpestio;
- esecuzione di piano di posa per le pavimentazioni, consistenti in un sottile massetto di 2 cm;
- realizzazione di nuovi muri divisori;
- adeguamento dell’impianto idrico e igienico-sanitario esistente;
- realizzazione di nuovo impianto elettrico a norma legge n. 46/90;
- realizzazione di nuovo impianto di riscaldamento con caldaia interna a parete con tenuta stagna, a norma legge n. 46/90;
- realizzazione nuovi intonaci su tutti i muri;
- restauro dei solai lignei di copertura, consistente in pulitura di travi e panconcelli, listellature in letto di resina epossidica, consolidamento con barre di vetroresina, trattamento preventivo antiparassitario e trattamento finale con mordente di noce diluito in olio di lino;
- realizzazione di soppalchi lignei;
- esecuzione di nuove pavimentazioni e rivestimenti;
- posa in opera di piastrelle anni Trenta recuperate;
- tinteggiatura delle pareti interne dell’appartamento;
- restauro infissi interni ed esterni esistenti.

Progetto definitivo ed esecutivo

 

Direzione lavori

 

Coordinamento sicurezza

 

Collaudo

 

Consolidamento statico di solai di copertura
con Restauro di carta dipinta sette-ottocentesca all'intradosso di solai lignei

 

Importo lavori € 21.600,00

Stato d'attuazione: opere collaudate

 

Le opere sono consistite in:
demolizione controsoffittature;
consolidamento statico e restauro conservativo del solaio ligneo di copertura dell’ingresso, con rinforzi di travi lignee tipo “fiume”, nelle seguenti fasi: pulitura di travi e panconcelli, posa in opera di rinforzi strutturali (travi lignee tipo “fiume”), trattamento disinfestante da insetti silofagi e verniciatura finale protettiva degli elementi lignei;
consolidamento statico e restauro conservativo dei solai lignei di copertura esistenti in tutti gli altri ambienti, nelle seguenti fasi: pulitura di travi e panconcelli, rimozione di putrelle di ferro ossidate e non posizionate correttamente (che hanno creato lesioni sulla muratura portante in tufo), posa in opera di rinforzi strutturali e di collegamenti tra le travi con nuove travi di legno lamellare, trattamento disinfestante da insetti silofagi e verniciatura finale protettiva degli elementi lignei, trattamento protettivo con soluzione a base di paraloid 72 a bassa concentrazione della carta dipinta sette-ottocentesca, incollata al disotto degli impalcati lignei;
spicconamento intonaci esistenti fatiscenti;
chiusura di lesioni con catenelle di mattoni e malta;
rimozione del pavimento e del massetto esistenti nel ripostiglio (posto al disopra della saletta d’ingresso);
trasporto a rifiuto a discarica autorizzata dei materiali di risulta;
esecuzione di massetto in cls. alleggerito con argilla espansa, previa posa in opera di teli di polietilene rinforzato, e posa in opera di pavimento di cotto, nel ripostiglio (posto al disopra della saletta d’ingresso), cui s’accede dal bagno;
adeguamento dell’impianto elettrico a norma legge n. 46/90;
realizzazione nuovi intonaci interni;
tinteggiatura delle pareti interne dell’appartamento.

   architecture&restoring&structure            r affaella forgione

Copyright © 2015 by Rozingo ·  All Rights reserved  ·  E-Mail:rozingo@gmail.com