Concorso internazionale

di progettazione

 

Progetto preliminare del “Padiglione-Infanzia“

(Milano)

 

La sostenibilità è ormai un’invariante archetipica acquisita, ma non può essere soltanto sinonimo di risparmio energetico. E’ necessario trasfigurare il complesso di elementi, che compongono il progetto, in un’architettura bella da vivere, in uno spazio “intelligente” ed “ecologicamente efficace”, dotato di un‘autonomia esistenziale immediatamente percepibile. Il progetto della Ludoteca nasce appunto dall’idea di definire uno spazio d’incontro e di gioco con una forte connotazione formale, un edificio avvolto da una rampa e composto da volumi semplici e riconoscibili: il “parallelepipedo di vetro” accanto al “parallelepipedo trapezoidale di legno”, che s’interseca con il “cubo di vetro”. L’elemento d’innovazione del parallelepipedo trapezoidale con struttura portante in legno lamellare è caratterizzato da un “tetto verde” in pendenza, che si porta sulla facciata più corta: un telescopio che accoglie, guarda verso il mondo ed è osservato, grazie alla vetrata a doppia altezza. La qualità architettonica è nell’equilibrio di spazi e volumi, che s’inseriscono nel contesto urbano, senza modificarne le quote di livello, con due ingressi (carrabile e pedonale) per i fruitori della ludoteca distinti da quello per i manutentori. Il progetto pone al centro della composizione architettonica l’elemento che generalmente caratterizza gli spazi accessibili ai disabili motori ovvero la rampa, usata come legame tra le parti che compongono la ludoteca, un legame forte come un abbraccio: la rampa è una passeggiata tra i volumi costruiti ed il verde, accompagna e detta i tempi di percorrenza, uguali per bambini accompagnatori e personale della struttura, disabili e non. La trasparenza è altro elemento essenziale del progetto ed indica un modus vivendi: la disabilità non va nascosta e le capacità dei bimbi vanno valorizzate sempre, tutto alla luce del sole. Tutti gli interventi conseguono il massimo confort e benessere, con una spesa al disotto dei limiti previsti, ma soprattutto con un notevole risparmio delle spese di gestione dell’opera, usando materiali ad alta efficienza energetica: pareti ventilate per sfruttare i benefici dell’ ”edificio passivo”, vetrate esposte a sud con possibilità di fruire di sistemi di ombreggiamento d’estate e di godere del soleggiamento d’inverno, coperture a “verde” per attenuare il suono, abbassare la temperatura interna ed esterna in estate, assorbire e filtrare le impurità nell’aria, sistemi di raccolta e recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione dell’orto, sistemi d’illuminazione con lampade ad alta efficienza luminosa, pareti e strutture portanti in legno lamellare, con ottima risposta al sisma ed elevato isolamento acustico e termico. Le pareti portanti del parallelepipedo trapezoidale, composte da diversi strati con uno spessore complessivo di 30 cm, contengono elementi strutturali portanti verticali di legno lamellare, ed insieme ai pilastri, che caratterizzano anche gli altri volumi, sono flessibili e leggere rispetto ai sistemi tradizionali costruttivi, e garantiscono un elevato isolamento termo-acustico, con un valore di trasmittanza U = 0,18 W/mq K, non raggiungibile dai normali sistemi di costruzione in muratura. Copertura e solai intermedi di legno lamellare hanno una trasmittanza termica 12 volte minore del calcestruzzo: in virtù della sua densità il legno offre, infatti, una limitata dispersione di calore, per cui gli ambienti sono freschi d'estate e caldi d'inverno, con notevole risparmio energetico, circa il 35-40% in meno rispetto alle normali costruzioni latero-cementizie. Le facciate continue sono realizzate con elementi puntuali tipo "ragni" (rotoules e tubolari in acciaio inossidabile), e doppi vetri isolanti tipo “float chiaro” temperato stratificato ad alto isolamento termico. Per aumentare confort termico ed acustico, le coperture del cubo vetrato e del parallelepipedo trapezoidale sono integrate con sistemi di inverdimento intensivo (con perenni e aromatiche a bassa manutenzione) a “tetto verde”, che ne raddoppiano la vita. Infine l’efficacia dei sistemi di ventilazione trasversale è applicata anche alle pareti vetrate con l’inserimento di opportune aperture. Le caratteristiche bioclimatiche interne sono modulate grazie a sistemi di ombreggiamento mobili, composti da semplici frangisole, per garantire controllo degli apporti solari e protezione da abbagliamento e surriscaldamento in estate. I teli sono di colori diversi a seconda delle funzioni degli ambienti, come si evince da uno schizzo di studio. La forte connotazione formale dell’impianto si unisce alla funzionalità degli spazi, studiati per i tempi e le attività dei bambini, e si integra con la Biblioteca degli Alberi come fulcro di incontro e relazione, in un rapporto sempre diretto con la natura.

 

Progetto definitivo ed esecutivo

Direzione artistica

Ristrutturazione edilizia interna

di appartamento anni Sessanta

in San Giorgio a Cremano (NA

 

Importo lavori € 50.000,00

Stato d'attuazione: opere collaudate

 

-Stato dei Luoghi

L’appartamento è collocato in un edificio in cemento armato, posto in un‘area edificata su una zona di terreno della località Cavalli di Bronzo del comune di San Giorgio a Cremano, dove erano collocati alcuni edifici “diruti”, che furono abbattuti per realizzare alla fine degli anni Cinquanta un complesso di palazzine moderne. L’appartamento si presentava composto da salone d’ingresso (33 mq), dotato di un ripostiglio a muro, cucina (16,70 mq), corridoio (6,40 mq), camera da letto (13,50 mq), camera da letto matrimoniale (10,80 mq) con cabina-armadio annessa (4,20 mq e bagno (5,50 mq), per una superficie totale netta di 90,10 mq. Il primo ambiente adibito a salone, cui s’accedeva direttamente dalla porta d’ingresso, si presentava con un’ampia superficie di 33 mq, ed un’altezza interna di circa 3 m, da calpestio a controsoffitto, illuminato da una finestra e da una porta-finestra, con accesso ad un balcone di 4,80 mq. La cucina di circa 16,70 mq prospettava sullo stesso balcone del salone, mentre il lungo corridoio disimpegnava tutte le altre stanze. Le due camere da letto, rispettivamente di 13,50 mq e di 10,80 mq, prospettavano a sud sulla stessa visuale, su cui affacciavano tutte le stanze dell’appartamento, mentre il bagno era esposto ad est. Alcuni particolari costruttivi dell’appartamento indicavano con chiarezza l’origine dell’edificio, che insieme ad altri quattro compone un parco privato, dotato di spazi verdi comuni, realizzato alla fine degli anni Cinquanta.

- Interventi di progetto

Gli interventi richiesti sono stati incentrati su una nuova distribuzione degli ambienti, per la necessità di realizzare un altro bagno, oltre quello esistente, e di razionalizzare gli spazi delle camere da letto. Le opere sono consistite nella rimozione dei controsoffitti, rimozione di alcuni infissi esterni, non sufficientemente isolanti, e porte interne, rimozione d’intonaci, demolizione di tramezzi, rimozione degli impianti non a norma, realizzazione di nuovi muri divisori (per posizionare il bagno esistente nella camera da letto matrimoniale, realizzarne uno nuovo, servito da un piccolo corridoio di distribuzione, ed ampliare il primo ambiente da adibire a salone-soggiorno con angolo cottura), esecuzione di nuovi intonaci, adeguamento degli impianti di condizionamento, idrico e igienico-sanitario esistenti, realizzazione di nuovo impianto elettrico a norma legge n. 46/90, sostituzione d’alcuni infissi esistenti, con nuovi infissi, dotati di tripla guarnizione, e doppio vetro-camera di tipo basso-emissivo con interposizione di argon, restauro d’alcune porte lignee interne, posa in opera di parquet di legno massello, e di pavimenti e rivestimenti in cotto e/o in gres porcellanato, posa in opera di nuove porte interne, ad integrazione di quelle esistenti, tinteggiatura finale delle pareti interne dell’appartamento.

Attualmente l'appartamento ha assunto un aspetto moderno ed innovativo, con la caratteristica singolare di una cucina nascosta nel primo ambiente da divisori scorrevoli.

 

Concorso di progettazione

internazionale

 

Progetto preliminare di un convitto per alunni con mensa:
una corte semi-aperta in Val Venosta,

a Malles (BZ)

 

Dominique Alet, principal architect

Sossio De Vita, architect

Raffaella Forgione, architect

MF Progetti, architect

Stefano David Lanzetta, collaborator

Rosario Zingone, engineer and electrical consultant

 

 

Il progetto si sviluppa attorno ad uno spazio centrale, luogo di relazioni ed incontri, una corte semi-aperta, che consente di osservare il paesaggio dei declivi a nord. I corpi contenenti gli alloggi sono disposti ad un livello superiore rispetto all’area della mensa e dei servizi, direttamente servita dalla strada d’accesso con parcheggi, con cui il lotto confina a sud-ovest. Percorsi aerei collegano gli alloggi e conducono al grande tetto-giardino, che si sviluppa sulle due strutture di cui si compone il progetto e che si congiunge idealmente con il verde che circonda l’area del lotto. Gli affacci sono studiati in maniera che gli alloggi conservino la necessaria riservatezza. Il progetto consegue un notevole risparmio delle spese di gestione dell’opera, che dipendono dalla qualità dei materiali utilizzati e dal livello di confort e benessere, che la struttura, in assenza di utilizzo degli impianti di condizionamento e di illuminazione, raggiunge. Sono previsti:

- materiali ad alta efficienza energetica;

- pareti ventilate per sfruttare i benefici dell’”edificio passivo”;

- coperture a “verde” per attenuare il suono all’interno dell’edificio, abbassare la temperatura ambientale interna ed esterna in estate, ed assorbire e filtrare le impurità nell’aria;

- sistemi di raccolta e recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione del giardino della corte;

- sistemi d’illuminazione artificiale integrati per il risparmio energetico;

- pareti e strutture portanti in legno lamellare, leggere, flessibili, con ottima risposta al sisma ed elevato isolamento acustico e termico (assenza di ponti termici).

Progetto definitivo ed esecutivo

 

Direzione lavori

 

Coordinamento sicurezza

 

Collaudo tecnico-amministrativo

 

Ristrutturazione edilizia di capannone industriale
con bonifica di coperture d'amianto

 

Importo lavori: € 108.636,80

Stato d'attuazione: opere collaudate

 

Le opere di ristrutturazione edilizia eseguite hanno comportato nel capannone un consistente miglioramento delle condizioni d’illuminazione interna, grazie alla demolizione completa di n.3 muri divisori centrali esistenti in blocchi di lapil-cemento, alla demolizione della parte alta degli altri muri divisori centrali, al disopra del cordolo rompitratta (per consentire alla luce naturale di diffondersi), ed alla realizzazione sulle pareti interne di nuovi intonaci tinteggiati con colori chiari. Inoltre è stata rimossa la copertura in lastre di cemento-amianto ed è stata posta in opera una nuova copertura, composta da lamiere zincate grecate e da pannelli presagomati in polistirene, ricoperti da una membrana bituminosa e da un film di polietilene. I pannelli sono stati montati con fissaggio meccanico ed incollati con malte, e la copertura è stata completata da una membrana bituminosa da 4 mm, ardesiata ed armata in fibra di poliestere. Infine sono state montati grondaie e discendenti in lamiera zincata. Le pareti interne del capannone sono state rifinite con strato d’isolante imbibente, a base di resine emulsionante-vinilacriliche, e con tinteggiatura finale a due mani, a base di silicato di potassio a superficie opaca. Nella palazzina per uffici e nel capannone sono state eseguite opere di adeguamento dell’impianto idrico e igienico-sanitario esistente, ed un nuovo impianto elettrico ed antintrusione con sistema TV C.C., a norma legge n. 46/90.

Studio di fattibilità

 

Progetto preliminare

 

Realizzazione di Casa Religiosa di Ospitalità,

da ubicarsi nell’Abbazia di Santa Maria di Realvalle in Scafati (SA)

 

Importo lavori: € 1.663.632,45

Stato d'attuazione: progetto eseguito

 

 

   architecture&restoring&structure            r affaella forgione

Allestimento mostra

 

"IL Territorio Indeterminato"

 

di Gianni De Tora

 

 

Sala della Quadreria, reggia di Caserta (CE) 

 

Territorio Indeterminato è un'opera su carta del 1981, scoperta quasi per caso tra i disegni dell'artista.
È un richiamo, un messaggio di speranza, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio dell'indeterminatezza, dal quale ripartire, ricominciare, ricostruire un mondo ormai distrutto dall'uomo stesso, vuoto.
Ma è proprio questo vuoto, questo foglio bianco, ad aprire di nuovo la mente alla creazione, libera, ma cosciente.
Questo è il segno che Gianni De Tora ha lasciato ai nostri occhi e questo è il senso che abbiamo desiderato conferire alla mostra a lui dedicata.
Un percorso artistico, che è partito come un omaggio alla sua opera, ma si è aperto al dialogo con il futuro, rappresentato dalle giovani generazioni, siano bambini, studenti, o giovani artisti.
Cit. MICHELANGELO COMUNICAZIONE di Michelangelo Iossa.

 

L'allestimento ha visto l'interazione tra i dipinti della Quadreria della reggia di Caserta e le opere di Gianni De Tora del periodo post/geometrico-segnico (anni '80).

 

Curatela di Tiziana De Tora.

 

Stato d'attuazione: progetto eseguito

 

 

Copyright © 2015 by Rozingo ·  All Rights reserved  ·  E-Mail:rozingo@hotmail.it

 

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